Gotico italiano
Dai film perduti del primo dopoguerra alla rinascita gotica anni cinquanta e sessanta, firmata Riccardo Freda e, soprattutto, Mario Bava; dal Fellini di Tre passi nel delirio (1968) al Pupi Avati de La casa dalle finestre che ridono (1976); dal folgorante esordio di Dario Argento alla sua progressiva transizione dal giallo al soprannaturale; dall’artigianato d’autore di Lucio Fulci alla “generazione anni ottanta” di Bava junior e Michele Soavi.